Corso Venezia - a podcast by M. Sacchi, S. Muraca

from 2020-02-20T16:51

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Attraverso porta Venezia e il suo lungo corso affiancato dai giardini pubblici è passata la storia di Milano. Nella letteratura è il primo ad attraversarla, quando ancora si chiamava porta Orientale, è Renzo Tramaglino. il protagonista dei promessi sposi si reca nella città devastata dalla peste per cercare la sua amata Lucia, e passando per di qua, incamminato verso il centro scopre i primi segni della rivolta del pane… dopo di lui tanti altri hanno apprezzato, passando lo stile neoclassico dei due caselli e l'orizzonte che si spalanca oltre. Al civico 16 di corso Venezia si trova il palazzo in cui alloggiò Napoleone Bonaparte la prima volta che entrò a Milano con l'esercito nel 1796. E al suo seguito c'era il giovane dragone Stendhal… Filippo Tommaso Marinetti ideò il manifesto del futurismo al primo piano della casa in Corso Venezia 23, in angolo con via Senato. "Da qui - dice la targa - il movimento Futurista lanciò la sua sfida al chiaro di luna specchiato nel Naviglio”.


"Fece la strada che gli era stata insegnata, e si trovò a Porta Orientale. Non bisogna però che,
a questo nome, il lettore si lasci correre alla fantasia l'immagini che ora vi sono associate. Quando Renzo entrò per quella porta, la strada al di fuori non andava diritta che per tutta la lunghezza del Lazzaretto; poi scorreva serpeggiante e stretta, tra due siepi. La porta consisteva in due pilastri, con sopra una tettoia, per riparare i battenti, e da una parte, una casuccia per i gabellini. I bastioni scendevano in pendìo irregolare, e il terreno era una superficie aspra e ineguale di rottami e di cocci buttati là a caso."

Alessandro Manzoni – I promessi sposi.
©Elleboro Editore - AA. VV.

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