Università di Bologna - a podcast by Lorenzo Notte

from 2020-02-03T14:47

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Qual è il romanzo giallo sui libri per eccellenza? Ovviamente la vicenda di Guglielmo da Baskerville inviato in uno sperduto monastero del Piemonte nell’Anno Domini 1327 per far luce su un tragico e inspiegabile omicidio. Il Nome della Rosa. Chi poteva scriverlo se non un bolognese d’adozione? Umberto Eco arrivò a Bologna nel 1971, qui fondò il suo primo corso di Semiotica, in via Barberia, e racconta, in poche parole e con la sua ironia pungente perché amasse questa città:
"Perché mi sono trovato bene in questa giovane Università che ha circa mille e fischia anni? Perché leggendo le tesi dei miei studenti ho trovato sempre citazioni delle tesi che nello stesso tempo stavano facendo altri studenti; il che vuol dire che questi ragazzi giravano sotto i portici di notte, andavano nei baretti, si raccontavano quello che stavano facendo e comunicavano fra loro. È questo uno degli aspetti più belli dell’Università bolognese: le osterie e i portici. Ogni volta che abbiamo creato un bravo dottore di ricerca e questo ha deciso di andare all’estero nel giro di sei mesi ha preso il posto dei colleghi locali".
Umberto Eco, Alma Mater Orienta
©Elleboro editore - Lorenzo Notte

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